Cellule cordone ombelicale, cura danni post ictus con staminali cordonali

Categoria: Cellule staminali, Cordone ombelicale
Data di pubblicazione: ottobre 19th, 2012

L’ictus figura tra le cause più comuni di decesso. Se colpisce in modo “più lieve”, comporta – purtroppo – nella maggior parte dei casi conseguenze più o meno invalidanti: questo perchè i tessuti del cervello colpiti vengono in qualche modo danneggiati ed i pazienti potrebbere avere successivamente problemi di deambulazione e di articolazione del linguaggio.
Nonostante il quadro generale, sono stati fatti molti progressi nell’ambito della riabilitazione post ictus ed un aiuto speciale potrebbe arrivare proprio dalle cellule del cordone ombelicale.
Una ricerca del Salk Institute for Biological Studies pubblicata di recente ha difatti dimostrato come sia possibile utilizzare una proteina per far specializzare le staminali cordonali in cellule simili ai neuroni. Uno studio che potrebbe avere ripercussioni più che positive per una possibile cura dei danni post ictus.


Perché i bambini piangono di notte?

Categoria: Cordone ombelicale
Data di pubblicazione: ottobre 12th, 2012

Il sonno dei neonati è diverso da quello degli adulti: sono molti i bambini che fanno capricci durante la notte, il più delle volte basta prenderli in braccio per farli riaddormentare in un attimo. Ma ci sono anche bambini che non si vogliono riaddormentare, e in questo caso la causa del pianto va rintracciata nella separazione dai genitori  o in problemi di alimentazione del piccolo.   Consiglio fondamentale è quello di non essere apprensivi, specie di notte se si vuole riposare:  il bambino non deve capire che ogni volta che piange i genitori sono pronti lì a soddisfare ogni suo capriccio.  Di conseguenza è sconsigliabile  allattare il bambino nelle ore notturne, anche perché questo avrà poi difficoltà a digerire, o intrattenerlo con giochi e coccole varie durante i risvegli notturni poiché il piccolo avrà problemi a separarsi dai genitori per dormire. Infine, sarebbe meglio non far dormire il piccolo troppo durante il giorno altrimenti durante  le ore notturne potrebbero insorgere dei problemi.


Infezione del moncone ombelicale cosa fare quando il cordone ombelicale è infetto

Categoria: Conservazione sangue ombelicale, Cordone ombelicale, Cura neonato, Gravidanza
Data di pubblicazione: settembre 26th, 2012

Una volta tornati a casa la pulizia e la disinfezione del moncone ombelicale diventano compito della mamma, un compito importante  che deve essere eseguito scrupolosamente e con attenzione. Ma se nonostante le premure e le dovute accortezze il cordone ombelicale si infetta cosa bisogna fare?
Innanzitutto bisognerà continuare a pulire il cordone ombelicale magari ripetendo l’operazione più volte al giorno. Una volta pulito completamente sarà opportuno stendere un disinfettante direttamente sul moncone e coprirlo con un panno di cotone o di lino.  In caso di infezioni gravi è meglio consultare il pediatra per evitare che l’infezione si estenda.


Cordone ombelicale da dove parte

Categoria: Cordone ombelicale, Cura neonato, Gravidanza
Data di pubblicazione: settembre 18th, 2012

Il cordone ombelicale rappresenta per i nove mesi di gestazione l’unico collegamento fra il feto e la placenta. Il cordone infatti parte proprio dal feto per giungere sino alla placenta. Da quest’ultima si genera il sangue arterioso colmo di ossigeno che raggiunge il feto, quest’ultimo a sua volta genera il sangue venoso privo di ossigeno che raggiunge di nuovo la placenta per riempirsi di ossigeno e ricominciare il ciclo nuovamente.  Il cordone è formato da due arterie ombelicali.  Una volta nato il bimbo il cordone viene reciso e chiuso con un elastico per poi essere avvolto in una garza sterile. Una volta che il cordone viene tagliato i vasi ombelicali vanno in trombosi e il moncone si essicca fino a cadere. Lasciando la cicatrice indelebile conosciuta da tutti come ombelico.


Corredino neonato, cosa non deve mancare nell’armadio del neonato

Categoria: Cura neonato
Data di pubblicazione: settembre 10th, 2012

Come per l’organizzazione di un matrimonio anche per la gravidanza più si  avvicina la data del grande giorno più sale l’agitazione, soprattutto se si tratta del primo figlio. Oltre a tutta una serie di ansie sul parto, tante altre domande possono girare per la testa della futura neomamma, ad esempio come prendersi cura del neonato al meglio una volta partorito.
Una delle cose che, ad esempio, va preparata con un certo anticipo – per evitare di stressarsi ulteriormente all’ultimo minuto – è la lista del corredino per il neonato. Ecco che cosa non deve mancare nell’armadio del piccolo:
– per quanto riguarda l’abbigliamento: tutto quello che serve per vestirlo e tenerlo al caldo e pulito; ovvero: body intimi, calzine e qualche pigiamino, visto che passerà la maggior parte del tempo a dormire. Ancora, le classiche tutine e dei maglionicini se dovesse fare un pochino freddo; su questo state certi che di tutine ve ne regaleranno parecchie.
– preparate una scorta abbondante di pannolini e bavaglini; per quanto riguarda il momento “bagnetto” dopo aver comprato la vaschetta apposita per i neonati, serviranno tutti quei prodotti naturali e delicati pensati apposta per l’igiene del bambino (ricordatevi anche l’olio) ed ovviamente asciugamani a misura di neonato;
– indispensabile il fasciatoio (che probabilmente vi verrà passato) ed ovviamente la culla corredata di tutto il necessario (lenzuolini e copertine). Utilissimo per la sicurezza del bambino posizionare di fianco alla culla una di quelle radioline che vi fanno tenere sempre sotto controllo il sonno del vostro piccolo.
Tenete presente che poco dopo il parto i bambini presentano la crosta lattea: servirà un pettino apposito per facilitarne la rimozione e per tagliare invece le unghiette (evitando così che il bimbo si graffi) sono in vendita forbici adatte, come la pompetta per aspirare il naso.
Da ultimo, se programmate spostamenti munitevi di marsupio o fascia porta bebé e del giusto seggiolino a norma da montare in auto.


Cibi da mangiare e cibi da evitare durante l’allattamento

Categoria: Cura neonato, Gravidanza
Data di pubblicazione: agosto 3rd, 2012

Mentre si allatta ci sono alcuni cibi che è meglio non mangiare, vediamo insieme quali sono. Il periodo dell’allattamento non è consigliato per mettersi a dieta, allattare comporta un dispendio energetico quotidiano di circa 500 calorie.  E’ ovvio che durante questo periodo va seguita un’alimentazione che sia il più possibile varia e bilanciata, privilegiare alimenti freschi e ricchi di sostanze nutrienti per esempio uova, pesce, carne bianca e frutta e verdura a volontà. Al contrario è meglio limitare il consumo di grassi e cibi “spazzatura”. E’ molto importante bere molta acqua, sconsigliate le bevande alcoliche e meglio limitare anche il consumo di caffè. Il caffè può essere sostituito dalle tisane, specie da quella al finocchio utile a alleviare le colichette del piccolo. Ci sono però degli alimenti che possono disturbare alcuni neonati per esempio verdure particolari come il cavolfiore, il peperone, le cipolle che sembra favoriscono la formazione di gas nella pancia del bambino. Altri cibi danno un sapore poco gradevole al latte, i cibi in questione sono la cicoria e le spezie.  I latticini sono spesso banditi dalla dieta durante il periodo dell’allattamento perché sono ritenuti la principale causa di colichette del bambino.


Cose da non dire a una neo mamma

Categoria: Cura neonato, Gravidanza
Data di pubblicazione: luglio 27th, 2012

Dopo il parto tutti si rivelano essere  interessati a conoscere il “nuovo arrivato” e all’improvviso la casa di riempie di conoscenti e parenti che non si sentivano da anni. Ovviamente non mancano i commenti, alcuni di questi anche inopportuni, ecco allora qualche commento che è meglio non fare a una neomamma.

  • Perché il bambino piange? forse ha fame e non gli basta il latte materno
  • I bambini bisogna lasciarli piangere altrimenti diventano viziati
  • Non fare commenti sull’aspetto fisico per nessun motivo
  • Ma cammini come una papera, hai ancora i punti?

Quando andare al mare con neonati e bambini piccoli

Categoria: Cura neonato, Gravidanza
Data di pubblicazione: luglio 17th, 2012

Quando si hanno bambini piccoli o neonati bisogna fare molta attenzione alle loro esigenze specie durante l’estate quando si va al mare. Ci sono delle vere e proprie regole da rispettare quando si portano neonati al mare, regole che è bene seguire anche quando i nostri bambini sono più grandicelli. Particolare attenzione devono prestare anche le future mamme che decidono di andare al mare durante la gravidanza.
Le ore più adatte per portare i bambini al mare sono quelle del mattino e dalle 16 in poi: in pratica i momenti della giornata durante i quali il sole non picchia molto. Il caldo eccessivo non giova ai bambini che durante le ore di punta è meglio tenere in casa e al riparo.  Anche quando si va al mare è meglio non esporre i piccoli direttamente al sole, ma tenerli in posti ombreggiati. La crema solare protettiva deve essere stesa prima, durante e dopo l’esposizione al sole in modo uniforme. Meglio non scoprire totalmente la pelle del piccolino ma lasciargli sempre addosso una canottiera in cotone bianco.


Ecografia anca neonato quando e perché farla

Categoria: Cordone ombelicale
Data di pubblicazione: giugno 26th, 2012

La displasia dell’anca, comunemente conosciuta come lussazione, è un’anomalia che influisce sul giusto sviluppo dell’anca. La testa del femore tende a uscire dalla sua sede causando problemi alla normale crescita del bambino, problemi che se non curati in tempo potrebbero essere persino invalidanti per il piccolo.  Per prevenire spiacevoli inconvenienti di questo tipo è consigliabile eseguire sin dal momento della nascita, per poi ripeterlo ogni due settimane durante i controlli pediatrici di routine, la manovra di Ortolani- Barlow utile appunto a verificare che la testa del femore sia nella giusta sede.  In genere l’ecografia non è compresa fra gli esami di routine, ma è bene eseguirne una fra i 45 e i 60 giorni di vita del neonato. Infatti se presa in tempo la lussazione dell’anca può guarire entro il primo anno di vita del piccolo.  E’ importante eseguire l’esame in tempo per trovare insieme al proprio pediatra la soluzione ottimale.


Acidità di stomaco e gravidanza, i cibi da evitare per l’acidità

Categoria: Gravidanza
Data di pubblicazione: giugno 14th, 2012

L’acidità di stomaco è un disturbo molto comune, negli uomini come nelle donne.
La causa è da ricercarsi difatti nel reflusso gastrico che può comportare un bruciore più o meno intenso alla bocca dello stomaco, con i disagi che da questa sensazione possono derivare.
Nelle donne incinta questo spiacevole fastidio può essere amplificato da sbalzi ormonali e dal bambino che, crescendo, tende a far pressioni sullo stomaco della madre.
Qualche rimedio naturale contro l’acidità però si trova sempre; potete fare molto ad esempio curando la vostra alimentazione in gravidanza.
Alcuni cibi più di altri predispongono infatti al bruciore di stomaco, perchè già di per sè tendenzialmente acidi o poco digeribili per lo stomaco: ad esempio peperoni, pomodori, ma anche le fritture. Meglio ripiegare su frutta (tralasciando gli agrumi) e verdura verde come spinaci e zucchine, bene anche carote e patate.
Ancora niente caffè (questo lo dovreste fare già per il piccolo) o thé, così come cioccolato o cibi con peperoncino o spezie che, come è intuibile, sono mal tollerate dallo stomaco di una gestante.